Immagine

Acireale, Regione finanzia il restauro della Cappella di Santa Venera

In evidenza pubblicata il
29 Nov 2021
Assessorato/Ufficio: Presidenza della Regione

La Cappella Santa Venera, all’interno della Cattedrale di Acireale, tornerà presto all'antico splendore. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha consegnato stamane alla ditta aggiudicataria i lavori di restauro degli stucchi finanziati dalla Regione. L’intervento sarà realizzato dalla ditta Calvagna Restauri di San Gregorio di Catania e prevede la pulitura, la rimozione delle ridipinture, il consolidamento delle lesioni, l'integrazione delle lacune e la reintegrazione cromatica delle stuccature e delle dorature. I lavori dureranno cinque mesi, la conclusione è prevista per la metà di aprile. Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco Stefano Alì, il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, la soprintendente per i Beni culturali, Donatella Aprile e la presidente della Real Cappella Santa Venera, Simona Postiglione. «È uno dei tanti interventi - ha sottolineato Musumeci - per il recupero di beni culturali in generale e del patrimonio ecclesiastico in particolare. Acireale può vantare una condizione privilegiata non solo per la bellezza straordinaria delle sue chiese e del tesoro che esse conservano. Ma anche perché qui si può seguire il segmento del turismo culturale e quello del turismo balneare, con un'ottima cucina ancora legata alla migliore tradizione. Io credo che Acireale e tutto l’Acese possano giocare tutte le chances possibili perché, superata la pandemia, si possa guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La Regione è accanto alle comunità che hanno concrete potenzialità turistiche. Avevo assunto l'impegno, durante una visita qui ad Acireale, con la presidente della Real Cappella che saremmo intervenuti per il recupero e lo abbiamo fatto, come siamo abituati a fare». «Con il restauro della Cappella di Santa Venera, l’amministrazione regionale – sottolinea l’assessore dei Beni culturali, Alberto Samonà – restituisce il decoro, la sicurezza e il pieno godimento di un prezioso bene monumentale della Sicilia orientale. Le opere di recupero, oltre a mantenere il nostro patrimonio culturale, rappresentano un momento di grande attenzione verso la comunità acese che nella preziosa Cappella si riconosce devozionalmente». «In un contesto così ricco in cui oggi risplendono le pitture della volta appena restaurate – precisa la soprintendente Donatella Aprile - disturbava lo stato di conservazione degli stucchi, anneriti e appesantiti dalle vernici sovrapposte nel tempo. L'intervento restituirà oltre che sicurezza, anche la propria bellezza e integrità all'intero manufatto». I lavori saranno seguiti dalla soprintendenza dei Beni Culturali di Catania attraverso il responsabile unico del procedimento Giuseppe Marano, la direttrice dei lavori e storica dell'arte Roberta Carchiolo, l’assistente alla direzione Carmela Maria Di Blasi e i tecnici Carlo Catalano e Sebastiano Costanzo. CENNI STORICI SULLA CAPPELLA La Cappella dedicata a Santa Venera venne realizzata tra il 1683 e il 1721 nel fastoso contesto della Cattedrale. I suoi affreschi e gli stucchi la rendono uno degli esempi più interessanti di quello straordinario linguaggio artistico che si formò nella Sicilia orientale negli anni a ridosso del sisma del 1693, linguaggio che sarà la cifra stilistica del Barocco nella Val di Noto. La vivace decorazione si deve ad artisti come lo scultore romano Girolamo Baragioli, autore degli stucchi delle pareti laterali (1697), e a siciliani come Giuseppe D’Amico che nel 1729 modellò le statue di Santa Tecla e di Santa Rosalia, parte dell’altare monumentale che custodisce il Busto reliquiario di Santa Venera opera dell’argentiere messinese Mario D’Angelo (1654). Del pittore messinese Antonio Filocamo sono, invece, gli affreschi delle pareti che raffigurano la Predicazione e il Martirio di Santa Venera e la Gloria di Santa Venera tra angeli musicanti (1712) che decora la volta.