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Specie Neglette o Dimenticate

Il Progetto

Le specie ittiche dimenticate, spesso chiamate anche neglette, sono quelle specie ittiche che sono oggi poco o niente consumate ma che sino a mezzo secolo fa erano comuni nell’alimentazione dei siciliani.

Delle 150 specie ittiche sino a poco tempo fa pescate, oggi se ne consumano solo 40 e 20 di queste rappresentano l’80% della pesca italiana che dipende, però dall’estero per il 72% del consumo nazionale.

Queste specie ittiche proprio per questo sono meno sovrasfruttate delle specie iconiche e talora sono addirittura massive; inoltre possono di sicuro essere considerate più sostenibili rispetto alle altre, più note e più commerciali, oltre ad offrire delle elevate proprietà organolettiche.

Infatti il sovrasfruttamento delle specie ittiche più note, in risposta al continuo aumento della domanda proveniente sia dal settore della ristorazione che dai consumatori, nel frattempo divenuti sempre più esigenti ed attenti, potrebbe causare un incremento sproporzionato delle catture con forti ripercussioni sull’intero ambiente marino.  

Le specie dimenticate possono essere ricondotte ad alcune categorie:

  • specie catturate dalla pesca a strascico e che sono oggetto di rigetto o sono solo marginalmente commercializzate o potrebbero essere oggetto di pesca specifica ma non lo sono per mancanza di mercato;
  • specie catturate dalla pesca ai piccoli e grandi pelagici che hanno poco o nessun mercato o che potrebbero essere oggetto di pesca se vi fosse richiesta.
  • specie catturate dalla pesca artigianale con modesto mercato limitato al territorio e che potrebbero essere catturate massivamente se vi fosse richiesta.

Le specie dimenticate rappresentano sia una risorsa alimentare ed economica che non può essere sottovalutata in un momento di crisi del settore ittico ma anche un patrimonio culturale ed etno- gastronomico da spendere nel turismo azzurro e nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio identitario della pesca siciliana enfatizzato dalla LR 9/2019, con tutta una serie di attività mirate a: tutelare gli ambienti marini, a valorizzare i prodotti tradizionali e di qualità e le connesse tipicità enogastronomiche, promuovere e conservare le tradizioni culturali del mondo della pesca, preservare le peculiarità paesaggistiche, valorizzare i centri storici, i borghi marinari.

Tra gli obbiettivi prioritari della Politica Comune della Pesca (UE) in recepimento dei dettati del Green Deal Europeo e dei GDL di Agenda 2030 e del descrittore 3 della MSFD 2008/56/CE (direttiva quadro sulla strategia marina) vi è la riduzione dello sforzo di pesca sulle risorse ittiche sovrasfruttate che secondo la FAO rappresentano oltre l’80% delle principali specie dimenticate.

La strada per potere raggiungere questo risultato, senza gravare ulteriormente su un settore in crisi come quello della pesca nazionale e siciliana in particolare, è quello di rilanciare il consumo di specie ittiche massive non sovrasfruttate che oggi non vengono più catturate, o lo sono solo marginalmente, perché non richieste dal mercato.

Sono le cosiddette specie ittiche dimenticate o neglette che rappresentano quel patrimonio alimentare, culturale ed etno-gastonomico per la Sicilia enfatizzato dalla LR 9/2019.

Le politiche di recupero e rilancio delle specie dimenticate non possono prescindere dalla conoscenza di queste specie, dalla loro disponibilità e dalla disponibilità delle risorse e dei pescatori riprendere la loro pesca.

 

    OBIETTIVI PROGETTUALI

    -  verificare quali specie dimenticate sono oggi catturate dalla pesca a strascico e dalla pesca ai piccoli e medi pelagici che hanno poco o nessun mercato e se i pescatori possono implementarne la cattura o sviluppare una pesca mirata. identificarne la distribuzione geografica, la stagionalità e la quantità oggi disponibile o presumibilmente implementabile

    - verificare quali specie catturate dalla pesca artigianale hanno oggi un mercato modesto o marginale identificandone la quantità, la qualità e la stagionalità. Identificare quali specie ittiche dimenticate potrebbero diventare bersaglio della pesca artigianale se ne  implementasse la richiesta. Va considerato che la pesca artigianale siciliana in virtù delle sue caratteristiche intrinseche di polivalenza, stagionalità, adattabilità e opportunismo dispone di tecniche e attrezzi da pesca, taluni ormai in disuso, in grado di potere catturare in modo mirato quasi tutte le specie ittiche disponibili.

    -  verificare presso pescherie/grossisti/industria di trasformazione/esercizio del canale HO.RE.CA/mercati ittici campione in tutto il territorio regionale, quali specie dimenticate vengono consumate, richieste o che potrebbero essere riconsegnate al mercato.

    Il progetto proposto si pone quattro obbiettivi prioritari:

    • Identificare le principali specie dimenticate e sottoutilizzate dalla pesca siciliana per le diverse attività di pesca, le stagioni e le principali marinerie;
    • Identificare, per macroaree all’interno delle GSA siciliane, la quantità di specie dimenticate pescate, commercializzate, rigettate e pescabili se ve ne fosse interesse;
    • Verificare attraverso attività partecipative con i pescatori e le pescherie quali sono le specie che potrebbero essere restituite al mercato e in quali quantità se si sviluppasse una richiesta, come e con quali mestieri di pesca queste potrebbero essere catturate;
    • verificare con le aziende di conservazione e di trasformazione in Sicilia la disponibilità di commerciare e trasformare le specie dimenticate attraverso il ripristino di antiche produzioni e prodotti innovativi.

     

      METODO DI INDAGINE
      • analisi della letteratura scientifica sugli scarti di pesca ed i by-catch in Sicilia definendo la variabilità qualitativa e quantitativa degli scarti di pesca nel tempo.
      • indagine attraverso metodi statistici di cattura le specie e le biomasse di specie dimenticate catturate in Sicilia nel 2020, 2021 e 2022 dalla pesca a strascico e dalla pesca ai piccoli e grandi pelagici e dalla pesca artigianale;
      • indagine qualitativa e quantitativa attraverso rilevamenti sul campo in almeno 12 marinerie significative sulle specie dimenticate che sono catturate dalla pesca artigianale e sui problemi di mercato di queste specie.
      • Interviste di Local Environmental Knowledge (LEK) con I pescatori appartenenti alle marinerie coinvolte, allo scopo di verificare la disponibilità, la variabilità e quantità di specie dimenticate che potrebbero essere catturate se vi fosse richiesta di mercato.
      • Interviste ad un numero rappresentativo di pescherie/grossisti che effettuano la vendita di prodotti ittici sia nelle zone ricadenti nei punti di sbarco sia in zone con scarsa vocazione marinara (Enna, Caltanisetta ed etc etc) ,verificando sia la  disponibilità a proporre sui propri banconi destinati alla vendita le specie dimenticate e sia acquisire un loro parere su un rilancio di quest’ultime.
      • Interviste ad un numero rappresentativo di industrie che effettuano l’attività di trasformazione e di conservazione dei prodotti ittici, anche in questo caso verificandone la propensione a lavorare le specie dimenticate e sulla disponibilità di intraprendere produzioni innovative.
      Ultimo aggiornamento
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