Cos’è un bosco vetusto
Per bosco vetusto s'intende una "superficie boscata costituita da specie autoctone spontanee coerenti con il contesto biogeografico, una biodiversità caratteristica conseguente all'assenza di disturbi da almeno 60 anni e la presenza di stadi seriali legati alla rigenerazione ed alla senescenza spontanee" (art. 3, comma 2 lett. s-bis del D. Lgs. 34/2018 come modificato dal decreto-legge n. 111, legge di conversione del "decreto clima").
I boschi vetusti, quindi, sono sistemi forestali non utilizzati dall'uomo da tempi più o meno remoti che hanno riconquistato quei caratteri di naturalità che li rendono simili alle antiche foreste primarie. Essi sono un importante serbatoio di biodiversità e sono di fondamentale importanza per lo studio delle dinamiche naturali che caratterizzano i boschi e, quindi, per lo studio della sostenibilità della gestione forestale.
L’importanza del riconoscimento a livello normativo delle aree definibili come “boschi vetusti”, è stato anche evidenziato dalla Strategia Forestale UE 2030, dalla Strategia 2030 per la biodiversità (Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo del 20 maggio 2020 “Riportare la natura nelle nostre vite”) nonché dalla Strategia forestale nazionale di cui al D.M. 24 dicembre 2021 n. 677064.
Con il decreto 19 novembre 2021 n. 608943, del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con il Ministro della transizione ecologica, sono state approvate le Linee guida per l'identificazione delle aree definibili come boschi vetusti e le indicazioni per la loro gestione e tutela, anche al fine della creazione della Rete nazionale dei boschi vetusti di cui all'articolo 7, comma 13 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34.
Con il decreto 5 aprile 2023 n. 193945 del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste è stata istituita la Rete nazionale dei "boschi vetusti", nella quale sono inserite le aree identificate ai sensi dell'art. 3, comma 2, lettera s bis) del Testo unico delle foreste e delle filiere forestali dalle Regioni, sulla base delle caratteristiche indicate dalle Linee guida di cui al decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 19 novembre 2021 n. 608943. Nella rete nazionale dei "boschi vetusti" è istituita, altresì, una sezione speciale nella quale sono inserite le foreste che UNESCO ha riconosciuto come "antiche faggete primordiali dei Carpazi e in altre regioni d'Europa".
Il 20 marzo 2023 sono state emanate le Linee guida della Commissione europea per definire, mappare, monitorare e proteggere rigorosamente le Foreste Primarie e le Foreste Vetuste dell'UE. La definizione di "foresta vetusta" proposta è la seguente: un popolamento o un'area forestale costituito da specie arboree autoctone che si sono sviluppate prevalentemente attraverso processi naturali, strutture e dinamiche normalmente associate a fasi di sviluppo seriale senescenti presenti in foreste primarie o indisturbate dello stesso tipo.
Elenco dei boschi vetusti di Sicilia
Con decreto assessoriale n. 373 del 28 novembre 2024 é stato istituito l’elenco dei Boschi vetusti di Sicilia, nel quale sono inserite le aree identificate ai sensi dell’art. 3, comma 2, lettera s bis) del D. Lgs. n. 34/2016 e successive modifiche e integrazioni, sulla base delle caratteristiche indicate dalle Linee guida di cui al decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 19 novembre 2021, n. 608943.
Alla costituzione (in formato elettronico) e aggiornamento dell’elenco dei boschi vetusti di Sicilia, nonché all’implementazione della rete nazionale dei boschi vetusti, provvede la competente struttura del Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana.
Eventi:
Convegno nazionale boschi vetusti
Primi risultati dell'attività di ricerca volta all'individuazione dei boschi vetusti in Italia
Palermo, 28 novembre 2024, ore 9.00
Programma del convegno
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Info:
Servizio 5 – Tutela e Biodiversità
Tel. 0917070678 – 0917070741
e-mail: servizio5.corpoforestale@regione.sicilia.it