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Approfondimento sul tema Covid, utilità quarta dose per soggetti fragili e anziani

Informazioni dagli uffici pubblicata il
21 Nov 2022

“TgSalute” è una delle rubriche tematiche realizzata dall’Ufficio Speciale Comunicazione per la Salute dell’assessorato alla Salute della Regione Siciliana dove vengono sviluppati dei veri e propri “focus” in materia di prevenzione e promozione della salute, medicina, alimentazione, ricerca, farmaci e biotecnologie, stili di vita.

In questa rubrica vengono pubblicati con scadenza periodica approfondimenti sulla salute quotidiana affrontati da specialisti dei vari ambiti scientifici. Un buon modo per tenersi informati e vivere meglio. 

In una moderna concezione di salute, infatti, la sua promozione e la prevenzione devono essere incentrate su azioni congiunte di vari settori della società, principalmente sui fattori di rischio comportamentali modificabili e sui determinanti di salute sociali, economici e ambientali, senza dimenticare l'importanza della diagnosi precoce, il ruolo cruciale delle vaccinazioni e il contrasto alle disuguaglianze. In questa visione la prevenzione e la promozione della salute abbracciano tutte le fasi della vita.

In questo servizio del TgSalute approfondiamo il tema legato alla Campagna vaccinale anti Covid con particolare riferimento alla somministrazione della quarta dose.

"Continuo a raccomandare fortemente il vaccino a tutte le persone anziane e fragili e lo consiglio con forza, poi lo consiglio a tutti i giovani adulti. Se mi chiedete sui bambini, non lo consiglio con forza, ma al contempo sicuramente non lo sconsiglio". Intervistato dall'Italpress, il direttore dell'Unità di malattie infettive del Policlinico di Palermo, Antonio Cascio, ha voluto ribadire l'importanza dei vaccini, soprattutto per anziani e fragili, in una fase di convivenza con il Covid-19 in cui la pandemia è sotto controllo, ma non bisogna abbassare la guardia. Le quarte dosi dei vaccini aggiornati sono attualmente l'unico modo per contenere la circolazione del virus, limitare lo sviluppo di nuove varianti e prevenire le forme più gravi della malattia: "Lo abbiamo detto tante volte, il vaccino non protegge bene dall'infezione perché la maggior parte dei vaccini non proteggono dalle infezioni naturali, il vaccino ci protegge dal finire in ospedale o morire - ha spiegato Cascio - Chi finora non si è vaccinato e ha avuto la fortuna di non contrarre la malattia, teoricamente rischia di avere una malattia grave, severa, che lo può portare anche a morte". "Non voglio fare l'uccello del cattivo augurio, perché sin dall'inizio della pandemia si è visto che ci sono delle persone infettate che non manifestavano sintomi - ha aggiunto il medico, ricordando come le evidenze scientifiche dimostrino i vantaggi di un ciclo vaccinale completo - Le forme di malattia paucisintomatica o asintomatica sono esisistite fin dal 2020, dai primi casi si era visto che c'erano persone che si infettavano e non si ammalavano. Quindi non posso dire che necessariamente una persona che non si è vaccinata dovrà avere una forma grave e finire in terapia intensiva o morire, questo non è giusto dirlo - ha concluso - Però diciamo che ha molte più probabilità di finire in terapia intensiva o morire rispetto a chi si è vaccinato". 

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