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Porto Palermo, Musumeci: «Servono infrastrutture di mobilità e meno burocrazia»

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04 Mag 2022
Assessorato/Ufficio: Presidenza della Regione

«Oggi celebriamo la consegna di un’importante infrastruttura, frutto dell’impegno dell’Autorità portuale e del suo presidente Pasqualino Monti. C'è una sinergia forte tra tale istituzione e la Regione, perché crediamo che un'isola come la nostra debba avere la chiave di accesso, ovvero i porti, altamente competitiva, in un bacino come il Mediterraneo che torna ad assorbire il 30% del traffico mondiale di merci. La Sicilia rimane una delle cinque tappe al mondo preferite per il turismo, che sta diventando uno dei settori trainanti della nostra economia». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, oggi all’inaugurazione del Cruise Terminal nel porto di Palermo realizzata sul molo Vittorio Veneto dall’Autorità portuale della Sicilia Occidentale sullo scheletro dell’antica stazione marittima degli anni ‘50. Presente anche l'assessore regionale al Territorio Toto Cordaro.

«Il governo della Regione - dichiara Musumeci - ha avviato, sin dal suo insediamento, una importante e massiccia azione per la creazione, la valorizzazione e il rilancio della  portualità minore siciliana, con un impegno di spesa di oltre 120 milioni di euro: dopo quello di Castellamare, inaugureremo il porto di Sant’Agata di Militello, abbiamo destinato 30 milioni per Favignana, 5 per Sciacca e Pozzallo, 8 per Noto Marina, 19 milioni per i porti delle Eolie. E ancora Riposto e Marettimo. Sono state già deliberate le procedure per i progetti dei nuovi porti di Marsala e Marina di Selinunte. Accanto alla riqualificazione della ricettività serve una vera intermodalità, servono infrastrutture moderne ferroviarie e autostradali, di competenza statale: su questo stiamo dialogando con Roma, che deve impegnarsi anche in una reale semplificazione delle procedure burocratiche, per rendere più veloce la realizzazione delle opere».

Il Cruise Terminal è il risultato di un lavoro di riqualificazione e rifunzionalizzazione degli spazi interni, demoliti e ricostruiti interamente in chiave contemporanea con materiali moderni, acciaio e vetro, per essere più funzionali e sostenibili. Il primo progetto di ristrutturazione dell'edificio risale al 2009, ma poi è stato adeguato per inserirsi nel più ampio ridisegno del waterfront, in grado di rendere il Cruise terminal, gradevole e vivibile per i cittadini, per un costo complessivo di 40 milioni di euro.