Subappalto
Il legislatore italiano ha, tradizionalmente, sottoposto lo strumento del subappalto ad ampi limiti, anche di tipo quantitativo, per il timore che potesse costituire veicolo di infiltrazioni criminali. L’Unione Europea, al contrario, ha introdotto una normativa volta a favorire il ricorso a tale strumento, nell’ottica di assicurare la più ampia partecipazione alle gare d’appalto, in particolare da parte di imprese di media e piccola dimensione. A fronte della prevalenza della normativa europea e delle conseguenti censure e pronunce della Corte di Giustizia UE, l’Italia ha introdotto numerosi ritocchi a questo istituto sia in vigenza del vecchio Codice (D.lgs. 50/2016) che con il nuovo Codice del Contratti (D.lgs. 36/2023). In questa sezione saranno dunque pubblicate schede di sintesi e indicazioni operative utili alla corretta applicazione di questo istituto.